Circo
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Circo

Acrobati e ballerine, il circolo degli elementi.

Collezione privata

Un rompicapo creato a misura,
materiali all'ingrosso adattati per necessità.
Imperfezioni date dai mutamenti,
se uno si muove l'altro resta fermo.
Niente da perfezionare, niente da finire: così com'è.
Angoli irregolari ortogonali da un solo punto di vista,
inclinazioni differenti.
Gli eventi, i venti, gli elementi.

Un'allegria pregna di agonia, di malinconia.
Quando la vita non esce dal tendone
la vitalità si irrealizza nella realtà. 
Esplode nella rappresentazione.
Sufficientemente incomprensibile,
con le spalle al muro non lo vedrai mai intero,
te lo troverai di fronte in un punto solo.
La prospettiva punta nell'infinito, nell'indefinito.
Nel non finito.

Uomo che fuma celato da un velo,
osserva, visualizza, macina, rigurgita.
Nell'agòne ricompone.
Nebbia muta forma, sostanza che si riaggrega.
I corpi si muovono,
trovano bellezza e scoprono mostruosità.
Interpretazioni, mutazioni, variazioni sul tema.
Equilibristi e giocolieri.

Geometrie sospese, riflessi e materiali vari.

L'errore diventa parte vitale,
non si nasconde,
non si abbellisce,
non si toglie.
Si giustifica: il pelo sospeso si poggia e rimane,
annulla la sua funzione.
Talmente complicato che andrebbe guardato dal vivo,
per ore ed ore.
Creatore e spettatore.
Le foto non rendono onore, non basta stare a guardare:
il movimento sfugge, si muove.
Ridondante come lo scorrere di
impercettibili differenze: trova i cambiamenti.
L'inizio e la fine, l'alfa e l'omega,
siamo ancora lì...
...sarebbero sufficienti.

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